Il castello – il cui nome deriva da Chatajo o Ca’ Tajo ossia “casa del taglio” con allusione a lavori di sbancamento nell’area di confluenza del Rialto con il canale della Battaglia – venne edificato tra il 1570 e il 1573 per conto di Pio Enea I degli Obizzi. L’edificio si sviluppa sulla preesistente casa materna del primo Cinquecento, dotata di loggia verso il canale e giardino pensile. L’idea del proprietario era quella di creare, con l’aiuto dell’architetto Andrea Da Valle, un nuovo complesso a testimonianza dell’origine militare della famiglia: l’aspetto è infatti quello di una fortezza con merlature, garitte di guardia, ponte levatoio e alte mura di recinzione; la facciata del blocco principale doveva essere abbellita da affreschi con scene di battaglia, oggi ormai evanidi. La splendida decorazione ad affresco del piano nobile, tuttora visibile e opera di Giovan Battista Zelotti su ispirazione del letterato bassanese Giuseppe Betussi, è a carattere celebrativo, con raffigurazioni storiche e leggendarie legate alla famiglia Obizzi. Nel 1648 il Castello venne ampliato da Pio Enea II Obizzi, con la sopraelevazione del viale d’ingresso e la creazione di un ampio giardino lungo il canale; ulteriori lavori vennero poi eseguiti da Tommaso degli Obizzi alla fine del XVIII secolo, tra cui si segnala la trasformazione del portale d’ingresso in un arco trionfale e l’ordinamento al suo interno di collezioni d’armi, di strumenti musicali e di reperti archeologici. Altri interventi di sistemazione si susseguirono nel corso dei secoli portando alla creazione di un complesso di fabbriche ortogonali fra loro, dove si alternano cortili e giardini pensili, logge e terrazze, sale e locali di servizio per un totale di 350 ambienti, collegati da scale, corridoi e passaggi a volte addirittura scavati nella roccia, in un percorso dal gusto labirintico.
Castello del Catajo
Via Catajo, 1 BATTAGLIA TERME
Lat. 45.297368 Long. 11.786947