La villa venne edificata intorno alla prima metà del Seicento, per essere poi completata nelle forme attuali solo nel 1711. Nel 1747 il complesso ospitò probabilmente il cardinale Rezzonico (futuro papa Clemente XIII), durante la sua visita pastorale all’oratorio privato dedicato alla Sacra Famiglia.
La villa, a pianta rettangolare, si sviluppa su due piani e si apre, con il fronte palladiano, al termine di un lungo viale di platani: la facciata è abbellita da una decorazione a quattro semicolonne doriche, che sostengono un timpano triangolare con cornice a dentelli e stemma araldico mediano sormontato da obelischi acroteriali; altri due obelischi sono eretti sulla falda del tetto, tra le luci delle ali. Le finestre del primo piano sono rettangolari, mentre quelle del pian terreno appaiono archivoltate e sono provviste di basso davanzale. Tra le colonne si staglia un unico grande portale di ingresso, voltato e con cornice modanata, inserito in una decorazione con lunetta.
Immediatamente dietro questa pregevole quinta scenografica, si staglia la realtà abitativa e agricola del complesso, con il vero corpo padronale affiancato da due barchesse porticate: i volumi si aprono, come d’uso, verso sud e si allineano lungo l’asse est-ovest. L’edificio abitativo, ampliato in seguito con la sopraelevazione dell’originario sottotetto delle stanze laterali, si articola su tre piani, con il fronte scandito da cinque assi forometrici e marcato da due camini simmetrici; una portafinestra con terrazzino si trova in corrispondenza del vano centrale passante. Le due barchesse, simmetriche, in origine si aprivano in arcate a pieno sesto, successivamente ribassate per permettere l’inserimento di un piano superiore completo. Un grande parco cinge e completa il prestigioso complesso.