Alla fine del Trecento, lo spazio urbano di Monselice era definito da un perimetro fortificato. Le mura rappresentano in realtà l’esito di una successione plurifase di interventi costruttivi. L’assetto finale del circuito difensivo lo si deve all’imperatore Federico II di Svevia, al suo vicario, Ezzelino III da Romano (XIII secolo), e ai Carraresi (XIV secolo), ma in precedenza i Longobardi avevano già provveduto, nel corso del VII secolo, alla realizzazione di una prima cinta urbica. Federico II provvide ad ampliarla e a renderla più funzionale, attraverso la realizzazione di un Mastio posto sulla sommità della Rocca e la costruzione di tratti ad andamento digradante per cingerne le pendici. Successivamente anche i Carraresi, che si impossessarono di Monselice nel 1338, intervennero sulle mura, ampliandole ulteriormente e rinforzandole. Oggi ne sopravvivono solamente alcuni tratti, posti nelle immediate vicinanze della Torre Civica e nell’area prossima alla Rocca. I setti murari visibili (probabilmente riferibili alla fase carrarese e realizzati su precedenti strutture difensive ezzeliniane) presentano conci in trachite di dimensioni variabili e merlature quadrate.
Mura Carraresi
Piazza Mazzini MONSELICE
Lat. 45.241553 Long. 11.750736
