La villa, di impianto palladiano, venne fatta costruire nel 1560 da Francesco Pisani come piccola dimora e luogo di sosta per agevolare gli spostamenti del nobile veneziano verso Montagnana, dove era situata la residenza della famiglia e da dove venivano amministrate le proprietà terriere.
La facciata, dall’aspetto molto semplice, è tripartita, scandita da lesene con capitelli corinzi in cotto e aperture rettangolari; sopra l’architrave si imposta un timpano triangolare dentro al quale è visibile lo stemma araldico dei Pisani sorretto da due figure alate, interpretabili come allegorie della Fama.
L’edificio ha pianta rettangolare e gli interni, che si sviluppano su due piani secondo la struttura tipica dei palazzi veneziani (due saloni passanti sovrapposti che fanno da perno ai vani laterali), conservano una raffinata decorazione ad affresco con immagini paesaggistiche e figure mitologiche, tra cui si riconoscono ad esempio Apollo e Dafne; le pitture, di scuola veronese, sono vicine ai modi di Paolo Veronese.
La villa oggi ospita mostre temporanee ed eventi culturali.