L’Abbazia di Praglia venne fondata attorno all’XI-XII secolo e restò dipendente dall’Abbazia di San Benedetto di Mantova fino al 1304, quando iniziò a nominare autonomamente i propri abati. Nel 1810, in piena età napoleonica, l’abbazia venne chiusa. Successivamente riaperta grazie al sostegno del governo austriaco, venne nuovamente chiusa il 4 giugno 1867, in seguito all’applicazione della legge che prevedeva la soppressione di tutte le corporazioni religiose, e i monaci esuli furono costretti a rifugiarsi presso il monastero di Daila, in Istria, ritornando definitivamente solamente nel 1904. Durante la Seconda Guerra Mondiale, presso l’abbazia trovarono rifugio numerosi civili e vennero tratte in salvo anche molte opere d’arte tra cui i celebri cavalli di bronzo della Basilica di San Marco a Venezia. L’attuale complesso, che si estende per oltre 13.000 metri quadri di superficie, risale a un periodo compreso tra la metà del XV e la metà del XVI secolo, mentre dell’originaria struttura di epoca medievale resta solamente la torre campanaria. Attorno al chiostro pensile si trovano la chiesa abbaziale, il refettorio monumentale e la biblioteca antica. È inoltre possibile visitare il chiostro botanico, così chiamato perché destinato alla coltivazione delle piante officinali, e il chiostro rustico, dove si trovavano gli strumenti usati per le attività agricole nei fondi dell’abbazia.
Abbazia di Praglia
Via Abbazia di Praglia, 16 TEOLO
Lat. 45.364047 Long. 11.735278