La chiesa originaria doveva probabilmente far parte di un importante monastero eretto a Saccolongo dopo l’anno Mille, di cui non si conserva ormai alcuna traccia. Fino alla metà del Cinquecento, Santa Maria Assunta dipendeva dall’Abbazia di Santa Giustina di Padova ma successivamente papa Gregorio XIII la rese autonoma. L’edificio attuale, costruito su preesistenti strutture medievali la cui presenza è ricordata da una lapide posta nella navata, risale al 1733-35, ma parte del campanile è ancora quella della chiesa originaria. Una serie di interventi edilizi effettuati negli anni Quaranta del Novecento ne mutarono ulteriormente l’aspetto: nel 1947 venne realizzato l’abside e nel 1949 le cappelle laterali.
La chiesa presenta navata unica e il soffitto a vela reca un affresco settecentesco di scuola veneziana raffigurante l’incoronazione della Vergine. Esposto nella navata anche un dipinto di Pietro Damini, pittore padovano del tardo Rinascimento, avente per oggetto Dio padre e angeli cherubini.
L’edificio è dotato di tre altari: l’altare maggiore, realizzato in marmo rosso di Verona e marmo bianco di Carrara, è situato in fondo alla chiesa, sormontato da una tela raffigurante la Vergine Assunta, cui è dedicata la chiesa, opera di Ferdinando Suman, pittore della metà dell’Ottocento. Gli altri due, in marmo rosso e pietra di Custoza, si trovano nelle cappelle laterali. Quello della cappella di sinistra è dedicato alla Madonna ed è composto da due colonne in marmo rosso con capitelli corinzi e sormontato da angeli, mentre quello di destra, identico nella forma, è dedicato al Santissimo Crocefisso e contiene la statua raffigurante Sant’Antonio.