L’area archeologica di Via Neroniana, cui si accede dal parco dell’Hotel Terme Neroniane, comprende due distinti siti di epoca romana: l’uno conserva i resti di una grande e lussuosa villa di età imperiale, mentre l’altro (situato proprio al di sotto dell’odierna struttura alberghiera) quelli relativi a un impianto termale.
La villa. Le indagini archeologiche qui condotte dall’Università degli Studi di Padova tra il 2001 e il 2012 hanno permesso di registrare una frequentazione antropica dell’area già dagli inizi del III millennio a.C.: inizialmente saltuaria e finalizzata allo sfruttamento a scopo agricolo, ma anche per l’allevamento e per la caccia, tale presenza successivamente (attorno al 1300-1100 a.C.) evolse in forma stanziale, attraverso l’installazione di un piccolo villaggio di cui si sono osservate alcune buche di palo per l’infissione delle strutture dell’alzato in materiale deperibile e frammenti di vasellame ceramico. Durante l’Età del Ferro, l’area venne abbandonata fino a impaludarsi completamente e fu solamente nel I secolo d.C. che iniziarono i poderosi lavori di bonifica per la realizzazione di un grande complesso residenziale romano, esteso per circa 13.000 metri quadrati di superficie. Ben conservati risultano i pavimenti musivi e in tessere di marmo bianco e nero (il cosiddetto opus sectile) del corpo principale settentrionale, oggi protetto da una struttura di copertura che evoca gli originari volumi dell’edificio. L’elevato status sociale del proprietario della villa è evidente non solo dalla ricca decorazione di questi ambienti di rappresentanza, ma anche dallo sfarzo dei due articolati giardini porticati antistanti l’edificio, movimentati da vialetti e fontane e originariamente impreziositi da statue. I due giardini erano separati da un secondo corpo residenziale, che comprendeva una sala da pranzo, altri ambienti di rappresentanza e vani di servizio.
Nel corso dell’Alto Medioevo, al di sopra dei mosaici di alcuni ambienti del corpo residenziale settentrionale, venne impiantato un piccolo insediamento di modeste capanne lignee, associato a un’area cimiteriale di ridotte dimensioni. Attorno all’anno Mille, nell’area del giardino settentrionale, si installò invece un insediamento più strutturato, composto da capanne e da un grande edificio con zoccolo in muratura e alzato in materiale deperibile, mantenuto e ampliato fino al XIV secolo.
Il complesso termale. Al di sotto dell’Hotel Terme Neroniane si conservano i resti di un impianto termale di epoca romana, utilizzato tra la fine del I secolo a.C. e il II d.C. L’ambiente principale è costituito da un grande vano absidato che è stato spogliato del suo prezioso rivestimento pavimentale in marmo: sulla malta di allettamento sono ancora visibili le impronte delle lastre asportate. Lo scavo ha consentito di mettere in luce anche una parte del sistema di canalette di adduzione delle acque.