La villa venne progettata intorno alla metà del Cinquecento dal Falconetto per il nobile Alvise Corner e rimaneggiata attorno alla metà del 1700. Passata nelle mani della famiglia Farsetti, nel 1848 l’edificio divenne poi di proprietà della famiglia Benvenuti, che la sistemò nelle forme attuali. Tra i numerosi interventi promossi da Adolfo Benvenuti, si segnala il rifacimento del giardino all’inglese da parte di Giuseppe Jappelli, che ne stravolse completamente l’originaria disposizione.
La villa ha pianta rettangolare, con partizione mediana della fronte principale sopraelevata e coronata da un timpano rettangolare; altri edifici con differenti funzioni sono collegati al corpo dominicale. Sul fianco destro dell’immobile si trova la scala, che doveva in origine decorare il giardino; a sinistra della villa è visibile una piccola costruzione aperta in un arco a tutto sesto centrale tra finestre.
Del complesso originario sopravvive unicamente l’arco di accesso monumentale al giardino, in pietra di Nanto e opera del Falconetto, ispirato agli archi trionfali di epoca classica e arricchito da pregevoli sculture; l’arco è stato anch’esso oggetto, tuttavia, di rimaneggiamenti nella parte inferiore effettuati da Giuseppe Jappelli.