Il Duomo di Santa Tecla è l’edificio di culto cristiano più antico di Este: la sua fondazione risale infatti al IV-V secolo d.C. e probabilmente venne realizzato al di sopra di un precedente tempio pagano. Nel corso del Medioevo la chiesa subì continue trasformazioni e ampliamenti, fino ad assumere l’aspetto di un grande edificio a cinque navate. Alla fine del ‘500 il duomo fu interessato da significativi interventi di restauro voluti dall’arciprete Francesco Antonio Fracanzani, che fece chiudere l’ingresso posto a ovest per aprirne uno nuovo sul lato opposto. Un sisma verificatosi nel 1688 rese necessaria la totale demolizione dell’edificio, che venne ricostruito su progetto dell’architetto veneziano Antonio Gaspari, secondo lo stile barocco. I lavori si protrassero dal 1690 agli anni ’30 del 1700 ma non vennero mai completati, lasciando la facciata incompiuta.
All’interno del Duomo, tra le numerose opere d’arte che decorano la chiesa, si può ammirare la pala d’altare raffigurante Santa Tecla che invoca la liberazione di Este dalla pestilenza, opera di Giambattista Tiepolo. A Beatrice d’Este è dedicato il secondo altare da destra, dove sono esposti il corpo della beata, conservato all’interno di una teca di cristallo, e una pala dipinta da Michelangelo Grigoletti.