Gli scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto tra il 1967 e il 1974 nell’area in prossimità della Chiesa della Beata Vergine della Salute hanno messo in luce i resti di una strada basolata dell’Ateste romana e le fondazioni di tre domus affacciate su di essa. In epoca romana quest’area doveva trovarsi in una posizione centrale, sorgendo a poca distanza dall’area del foro. Le domus erano dotate di un cortile interno attorno cui si disponevano i vari ambienti residenziali. Le abitazioni erano anche dotate di piccoli vani direttamente aperti sulla strada, con probabile funzione commerciale. L’interpretazione di questi ambienti come tabernae è confermata dal rinvenimento di oltre 300 anfore, di alcuni pozzi e di condutture idriche che potrebbero indiziare l’esistenza di botteghe di vasai e laboratori artigiani. Alle spalle di questi vani si possono osservare i mosaici a motivi geometrici in tessere bianche e nere che decoravano i pavimenti degli ambienti residenziali veri e propri. La fase di impianto delle abitazioni è databile attorno al I secolo d.C.
Area archeologica di Via Albrizzi e Via tiro a segno
Via Albrizzi, 10/20 ESTE
Lat. 45.229761 Long. 11.647494