Castello Carrarese

Via Guido Negri, 9 ESTE
Lat. 45.229083 Long. 11.656858

Già nel VI secolo d.C., le pendici meridionali dei Colli Euganei erano occupate da alcune modeste strutture a carattere difensivo delle quali si conservano solo i resti di un muro di fortificazione e le fondamenta di una torre, accanto a quelle di una piccola chiesa. Il primo vero e proprio nucleo fortificato (castrum) venne impiantato agli inizi del X secolo da Azzo II, capostipite della famiglia degli Estensi, e ampliato nel corso del XII e del XIII secolo. Il castello subì gravi danni durante gli scontri tra Guelfi, fazione cui afferivano gli Estensi, e Ghibellini, e nel 1249 venne completamente distrutto da Ezzelino III da Romano, il quale successivamente provvide alla sua ricostruzione. Nel 1339 il castello passò nelle mani della famiglia padovana dei Carraresi, a seguito del trasferimento a Ferrara dei precedenti proprietari. Il complesso attualmente visibile, comprendente un muro di cinta lungo circa 1000 metri, 12 imponenti torri difensive, alloggi per i soldati, stalle e armerie, venne realizzato, per volere di Ubertino da Carrara, signore di Padova, proprio nel 1339-1340. Attorno al 1570, la proprietà del castello passò nelle mani della famiglia veneziana dei Mocenigo, che fecero abbattere la porzione meridionale del precedente complesso, per costruire il sontuoso palazzo oggi sede del Museo Nazionale Atestino. Il castello aveva allora perso la propria originaria funzione difensiva e l’area posta all’interno del muro di cinta venne adibita a giardino.

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