La villa, edificata ai piedi dei Colli Euganei lungo il Canale Bisatto, richiama alla memoria le raffinate opere architettoniche di Andrea Palladio, come suggeriscono da una parte l’imponente colonnato frontale rivolto verso la riva del canale, un pronao tetrastilo con capitelli corinzi realizzati stranamente in cotto, dall’altra il disegno geometrico dell’ampio giardino all’italiana antistante. L’edificio venne progettato da Vincenzo Scamozzi nel 1588 e, già in origine, doveva essere dotato di un piccolo giardino formale, che tuttavia scomparve nel tempo. Negli anni Sessanta del Novecento, quando intorno alla villa e alla sua barchessa si estendevano ormai frutteti e campi coltivati, la contessa Giuseppina Emo decise di ripristinare l’ampio spazio verde, inserendo, accanto a elementi tradizionali del giardino veneto-rinascimentale come la carpineta e il brolo, una straordinaria varietà di fiori, tra cui spiccano soprattutto le rose. Durante i lavori di risistemazione, furono recuperate e restaurate due antiche peschiere da tempo interrate, che si allungano oggi ai lati della villa; due vasche segnano invece i confini precisi dell’incantevole giardino all’italiana davanti alla villa, mentre il retro dello stabile è abbellito da roseti, magnolie e carpini. Il giardino è aperto alle visite in primavera e in autunno, quando è all’apice del suo splendore per la varietà di fioriture e colori.
Villa Emo
Via Rivella, 4F MONSELICE
Lat. 45.271698 Long. 11.772131