La Torre Civica, anche nota come Porta Vecchia, risale alla fine del ‘600 e può essere considerata, assieme al Castello, il simbolo di Este. Prima della realizzazione della struttura seicentesca, in questo stesso punto si trovava una più antica torre in muratura (sicuramente esistente già nel XIII secolo, all’epoca dei marchesi d’Este), che fungeva da porta d’accesso alla città. Nel corso dei secoli la torre ha assunto diverse denominazioni: nota per un certo periodo come “Vitaliana” dal nome di Vitaliano d’Arolda, il soldato traditore che, nel 1238, aveva consegnato la città alle truppe di Ezzelino III da Romano, fu successivamente chiamata “Carrarese”, dalla potente famiglia di signori padovani che aveva sostituito gli Scaligeri nel governo di Este.
La torre attualmente visibile è frutto della ricostruzione resasi necessaria a seguito del terremoto del 1688. Non dovendo più assolvere alle originarie funzioni difensive, essa venne ricostruita nelle forme di un’elegante torre alta poco meno di 20 metri, con ampio arco che permetteva l’ingresso in città, merlature ghibelline “a coda di rondine” e un grande orologio. L’iscrizione apposta sul monumento ricorda Marco Ruzzini, podestà veneziano del 1690, come committente della costruzione. Internamente la torre è divisa in tre livelli: al primo si trova la “stanza del caminetto”, un tempo occupato da coloro che regolavano l’apertura e la chiusura della porta e dal personale addetto al controllo del funzionamento dell’orologio.