La villa venne costruita nel Settecento su una preesistenza tardo cinquecentesca, per conto della famiglia Orsato. Alla sua estinzione, nell’Ottocento, l’immobile venne lasciato per testamento ad Andrea Cittadella Vigodarzere, con l’obbligo di costruirvi un nuovo oratorio, per la cui progettazione venne chiamato Pietro Selvatico.
La tenuta ha ospitato, tra il 1700 e il 1900, numerose personalità di spicco: Giuseppe Jappelli, cui peraltro si deve la riprogettazione del parco nel 1817, Giacomo Zanella (poeta e traduttore), Giacomo Puccini, Benedetto Croce, i generali Luigi Cadorna e Guglielmo Pecori Giraldi, e infine Alcide De Gasperi. Il complesso è anche tristemente noto per essere stato utilizzato come ospedale militare durante la Prima Guerra Mondiale e quartiere generale nazista durante la Seconda.
La villa, a pianta quadrata, presenta alcune delle caratteristiche proprie dell’architettura palladiana, come le simmetrie e i tratti sobri ed eleganti della costruzione. L’edificio si articola su due piani più le soffitte ed è sormontato al centro da una torretta aperta in un loggiato; al volume principale sono addossate due ali perfettamente simmetriche.