Il Duomo di Montagnana, dedicato a Santa Maria Assunta, sorge sul sito di un precedente edificio cristiano dell’XI secolo. La sua costruzione, iniziata nel 1431, fu voluta e incentivata dal vescovo di Padova. Probabilmente la direzione dei lavori venne assunta inizialmente dall’architetto Cristoforo da Bolzano e fu certamente affidata poi a Lorenzo da Bologna, che nel 1489 prese le redini del cantiere. L’edificio venne ufficialmente terminato solamente nel 1502, poiché con il progredire della fabbrica si erano riscontrati gravi problemi strutturali e i fondi economici a disposizione non si erano rivelati sufficienti. Probabilmente proprio a causa del trascinarsi dei lavori per oltre sessant’anni e per il conseguente mutamento dei gusti architettonici in corso d’opera, il Duomo di Montagnana costituisce un perfetto connubio tra architettura tardo-gotica e rinascimentale.
L’imponente chiesa, alta circa 30 metri e lunga 60, presenta pianta a croce latina e navata unica terminante in un’abside semicircolare. Quest’ultima è affiancata da due piccole cappelle ogivali (quella di destra dedicata a San Lorenzo, mentre quella di sinistra ai Santi Rocco e Sebastiano). Anche il transetto termina con due absidi in cui sono state ricavate le cappelle oggi intitolate a Santo Stefano (a destra) e al Santissimo (a sinistra).
Di particolare pregio sono gli affreschi opera del Giorgione, raffiguranti David con la testa del gigante Golia e Giuditta, collocati sulla controfacciata, ai lati della porta maggiore. Degno di nota è anche l’affresco dell’Assunzione di Maria, cui la chiesa è intitolata, opera cinquecentesca di Giovanni Buonconsiglio, collocata nell’abside.