La villa venne costruita agli inizi del 1500 dalla nobile famiglia veneziana dei Contarini, come casa di caccia e residenza estiva. Il complesso deve il suo soprannome, “Vigna Contarena”, alla presenza di vigneti nei campi di pertinenza e al soggiorno della famiglia durante il periodo della vendemmia. Il complesso, progettato da Vincenzo Scamozzi, è a pianta rettangolare, con un’originale facciata definita da una scala aggiunta probabilmente nel Settecento: tramite due rampe a gomito che scavalcano il piano terreno, la scala termina su un terrazzo a quattro colonne che compongono un loggiato; al di sotto, un portale archivoltato, affiancato da due oculi ellittici, dà accesso all’ingresso del piano terreno. Sopra l’architrave del loggiato si imposta un altro terrazzo con balaustra a colonnine; quattro lesene scandiscono la facciata, con la porta che dà accesso al terrazzino, sopra cui si trova la copertura frontonata raccordata da volute alle ali del fabbricato. Le finestre del piano nobile hanno decorazione ad affresco, nella specchiatura sotto la soglia, con raffigurazioni umane e motivi vegetali; un fregio, parimenti affrescato, corre pure sotto la cornice di gronda. Sul fianco nord-ovest del complesso si apre il giardino segreto: si tratta di una particolare combinazione tra il giardino all’italiana e il giardino pensile persiano, creato per volere di Marco Contarini al suo ritorno da un viaggio in Persia. Il giardino è chiuso da una muratura abbellita da nicchie, edicole timpanate e raffinati decori barocchi. Gli interni della villa sono riccamente affrescati con cicli mitologici (Apollo e Dafne, Diana ed Endimione, Apollo e Coronide, la caduta di Fetonte, il ratto di Proserpina) e allegorici, attribuiti a pittori veneti operanti tra il 1690 e il 1720.
Villa Contarini, detta Vigna Contarena
Via Guido Negri, 15 ESTE
Lat. 45.230146 Long. 11.656262