Il grande complesso, conosciuto nel Seicento come “Ca’ Balbo”, si affaccia direttamente sulla strada ed è composto dalla villa, dalle adiacenze a essa collegate e da due corpi di varia e tarda datazione, posti in maniera ortogonale a definire la grande corte interna; uno di questi due volumi congiunge gli immobili nobiliari a una casa da fattore tardo seicentesca, situata all’interno dell’appezzamento. La villa, di imponenti dimensioni, si eleva su tre piani e mostra una forometria ampia e varia, incorniciata da modanature in pietra. Al piano nobile, nella fronte che dà verso la strada, è presente un terrazzo su cui si aprono una portafinestra al centro e finestre ai lati. A coronamento dell’edificio è un timpano che doveva essere decorato, secondo un gusto tipicamente barocco, da statue ora perdute. Gli interni della villa non sono affrescati e non si conservano opere d’arte di particolare pregio. La struttura, di proprietà della Parrocchia San Leonardo di Borgoricco, è oggi casa di riposo per anziani, secondo le volontà testamentarie dell’ultima proprietaria, Annamaria Bressanin.
Ciò che rende speciale il complesso è l’ampio parco, che si estende per una superficie di 20.000 mq, allestito nella seconda metà dell’Ottocento secondo i canoni del giardino romantico e in cui è possibile trovare alberi di notevole pregio (un enorme Cedro Deodara, una Sophora Pendula e un Cipresso Calvo). Il giardino è racchiuso dalla struttura a “U” della villa, fatto che ha consentito l’instaurarsi di un microclima con temperature mediamente superiori di qualche grado rispetto alla temperatura della campagna circostante. Anche la fauna è piuttosto variegata: oltre a diverse specie di uccelli, è spesso possibile scorgere anche la volpe. Sul fondo a est è ancora visibile la collina del tè, dove i proprietari sorseggiavano la calda bevanda a metà pomeriggio, immersi nel verde.