Un documento datato al 1297 attesta la presenza di una pieve sul sito dove attualmente sorge la Chiesa Arcipretale di San Giorgio. Del precedente edificio medievale non resta oggi più nulla: quello attuale, nel suo impianto generale, risale infatti al XIX secolo, mentre le navate laterali sono un’aggiunta novecentesca.
All’interno sono conservate tre tele firmate da Palma il Giovane e datate alla fine del Cinquecento, raffiguranti alcuni significativi episodi della vita di San Girolamo.
La massiccia torre campanaria è l’unica ancora in piedi delle quattro originarie, appartenenti al mastio del castello che qui sorgeva in epoca medievale. Con i suoi 38 metri d’altezza, è la sola sopravvissuta alla distruzione operata dai Veneziani nel XV secolo.
Il castello, difeso da un’alta cortina muraria, torrioni, terrapieni e un fossato alimentato dalle acque del Tergola, fu fatto costruire attorno alla metà dell’XI secolo dall’allora vescovo di Padova, Bernardo, che lo affidò poi alla gestione dei signori da Marostica.
Nel 1222 presso il castello venne ospitato il cardinale Ugolino, giunto in questo luogo, su incarico diretto del papa (Onorio III), per chiedere al vescovo Giordano un appoggio finanziario per la crociata in Terra Santa. Proprio a questo importante evento storico fanno riferimento i simboli raffigurati ancora oggi sullo stemma del Comune di San Giorgio delle Pertiche: una mitra (emblema papale per eccellenza), il monte Calvario con la croce di Cristo (in riferimento alla Terra Santa) e due monete d’oro (rimando alla richiesta di finanziamento per la spedizione).