Il museo ha sede nell’antico Monastero di San Salvaro, costruito intorno all’anno Mille in una zona della Bassa Padovana posta al confine con il territorio veronese.
La posizione del complesso monastico, sorto in corrispondenza di un’arteria stradale che anticamente era particolarmente trafficata e frequentata, ha suggerito la creazione di uno spazio espositivo dedicato proprio alle Antiche Vie che attraversavano il territorio. Il museo si propone infatti come un centro di documentazione che illustra l’evoluzione del territorio della Bassa Padovana, a partire dalla suddivisione agraria di epoca romana, fino alla realizzazione dei tracciati stradali che, a partire dal Medioevo, erano quotidianamente percorsi da commercianti, viandanti, pastori (che guidavano le greggi durante la transumanza) e dai numerosi pellegrini diretti a Santiago de Compostela, i quali trovano ristoro presso i monasteri e le abbazie disseminati lungo la via.
Nella sala dedicata ai trasporti sono esposti i mezzi utilizzati all’epoca per spostare persone e merci, sia via terra che per le vie d’acqua: carri, carretti, carriole e imbarcazioni fluviali. Sono inoltre esposti finimenti per animali da tiro. Al piano superiore si possono osservare le cartografie storiche relative al territorio e sono inoltre illustrati i mestieri antichi che si svolgevano in stretta relazione con la strada (l’arrotino, il maniscalco, il carradore). Sono infine esposti anche alcuni paramenti sacri che venivano impiegati in occasione delle processioni religiose e dei riti itineranti celebrati lungo i percorsi stradali. In un locale apposito è stato inoltre ricostruito, con il tipico arredamento, l’ambiente di una vecchia osteria di campagna che offre la possibilità di ristoro a quanti visitano il museo.