La villa, inserita in un’ampia tenuta agricola, è di impianto quattrocentesco e venne riccamente affrescata nel Cinquecento con le immagini della battaglia di Lepanto vinta dai Veneziani sotto il dogado di Alvise Mocenigo nel 1517. Il fronte principale del complesso era in origine quello rivolto verso il Canale di Cagnola, di cui ancora oggi sopravvivono i due poderosi pilastri della cancellata sormontati da globi; tuttavia, l’innalzamento progressivo dell’argine lo ha reso ingresso secondario. La villa cinquecentesca era a pianta rettangolare, elevata su due piani sopra uno zoccolo e aperta con un loggiato verso la campagna; il fronte verso il canale era caratterizzato da uno zoccolo con decorazione in bugnato (tutt’ora visibile), da lesene che inquadravano le finestre architravate alternate a campi decorati in marmorino, da porta d’ingresso e porta finestra corrispondente al piano nobile. L’edificio venne poi riammodernato e ampliato nell’Ottocento, nelle forme oggi note, dalla famiglia Comello: gli interventi, volti a trasformare l’antica casa dominicale in un edificio padronale, portarono alla costruzione di due ampie ali laterali ove furono inseriti i granai, le cantine e i magazzini, nonché alla copertura dei cicli di affreschi cinquecenteschi con nuove intonacature. I lavori modificarono di molto l’impianto: venne infatti eliminata la scala di collegamento tra il primo piano e il piano terreno, il loggiato venne tamponato, fu allungata la sala centrale realizzando nuove stanze, i soffitti del primo piano – a travatura dipinta sostenuta da alte cornici in legno – vennero controsoffittati. Una scala permette ora l’accesso al portale archivoltato del primo piano. Le barchesse mostrano una forometria simmetrica; la corte interna, a giardino con aiuole, precede un piccolo parco romantico in cui sono piantate varie essenze, mentre il fronte principale si apre sul brolo recintato e piantumato con alberi da frutto.
Villa Mocenigo, Randi
Via Argine Destro, 18 CARTURA
Lat. 45.277586 Long. 11.900370