La villa, ubicata al confine del centro urbano di Trebaseleghe, venne edificata a cavallo tra il Sei e il Settecento, come dimostrano i suoi caratteri stilistici. In adiacenza all’edificio sono costruiti l’oratorio e la barchessa, che si affaccia sull’ampio giardino interno.
Nel 1782 vennero effettuati dei lavori che interessarono l’intero complesso, ivi compreso il restauro dell’oratorio, cui si accede direttamente dalla strada: dedicato a San Bartolomeo, il piccolo edificio di culto è caratterizzato da un soffitto a vela, decorato con stucchi, e da un altare in marmo impreziosito da sculture ad altorilievo (la pala del santo posta nell’abside è stata sostituita da una copia).
La villa, a pianta quadrata tradizionalmente tripartita, si articola in due piani fuori terra; i fronti, simmetrici, sono scanditi da sette assi forometrici e il bel portale d’ingresso è architravato; negli interni si conservano ancora i pavimenti originali in cotto e in terrazzo veneziano. L’annesso rustico, costruito accanto alla cappella, era utilizzato come barchessa al piano terreno, mentre in quello superiore fungeva da granaio e abitazione: in origine l’edificio si apriva in tre ampie arcate poggiate su pilastri, ora parzialmente tamponate per rendere abitabile il vano soprastante tra due partiture non porticate.