L’accesso a questo piccolo e suggestivo luogo di culto, situato a breve distanza dal Santuario della Visione (un complesso risalente ai primi del Novecento che venne costruito nel luogo in cui anticamente sorgeva una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, frequentata da Sant’Antonio da Padova), avviene attraverso un lungo viale fiancheggiato da noci e tigli. Realizzato nel 1432 per volere del conte Gregorio Callegari, sorge sul luogo in cui, secondo la tradizione, era piantato un noce presso il quale il conte Tiso fece costruire una celletta utilizzata da Sant’Antonio come luogo di preghiera.
Il nucleo originario del santuario è costituito da un’aula rettangolare (lunga 9 m e larga 6), cui circa un trentennio dopo venne aggiunto un ulteriore ambiente di 6×6 m. L’abside risale invece al 1865. A cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento, la chiesa venne affrescata per mano del pittore Girolamo Tessari, con scene della vita e dei miracoli di Sant’Antonio che ancora oggi è possibile ammirare.