Palazzo Tiso è oggi sede municipale, ma un tempo costituiva la dimora dei feudatari cui nell’XI secolo l’imperatore Enrico II concesse il territorio di Camposampiero. Tiso II, nel 1085, fece realizzare una possente fortificazione che circoscriveva un’area di forma pressoché quadrata, dotata di fossato esterno e torri disposte a distanza regolare lungo il perimetro, che inglobava anche il Palazzo. Il castello, nel 1405, passò nelle mani della Serenissima, che ne mantenne l’originaria funzione difensiva. Dopo l’assalto delle truppe spagnole, nel 1513, il castello di Camposampiero cominciò il suo lento declino, fino allo smantellamento quasi completo nel Settecento e alla demolizione dei tratti di mura superstiti, nel 1841. Oltre a Palazzo Tiso, della cinta muraria originaria e del castello non rimangono oggi che due torri: quella Civica, addossata al Palazzo, e la cosiddetta Torre di Porta Padova (o Torre dell’Orologio). La facciata di Palazzo Tiso è caratterizzata da un alto zoccolo in lastre di pietra bugnate e da una serie di archetti pensili sormontati da un coronamento merlato in stile neogotico, realizzato solamente agli inizi del Novecento.
Palazzo Tiso
Piazza Castello, 35 CAMPOSAMPIERO
Lat. 45.571975 Long. 11.931961