La Valle Millecampi, con i suoi 1608 ettari di ampiezza, è l’unico lembo lagunare della Provincia di Padova. Si tratta di una zona di straordinaria importanza culturale e paesaggistica a livello internazionale, essendo compresa nel Sito UNESCO culturale seriale denominato “Venezia e la sua Laguna”, designato nel 1987.
Il paesaggio è dominato da un grande lago, ma si compone anche di canali periferici d’acqua dolce, di specchi d’acqua salmastra, di barene (bassi isolotti pianeggianti che emergono a seconda del flusso delle maree) e di un immediato entroterra di campagna coltivato a cereali e ortaggi; la terraferma è stata a suo tempo strappata alla laguna con opere di bonifica iniziate nel 1500 per opera del ricco possidente e famoso mecenate Alvise Cornaro.
Proprio la particolare conformazione della valle, alimentata da acqua dolce e salsa, la rende un territorio del tutto peculiare: da una parte, l’interazione dell’acqua dolce determina la presenza di una flora caratteristica e di alcune specie faunistiche proprie dell’ambiente vallivo; dall’altra parte, la forte salinità della zona condiziona il popolamento animale e vegetale, dominato per lo più da specie adatte a questo particolare ambiente. Il territorio è stato sfruttato nel corso dei secoli tramite attività di caccia e pesca, con la conseguente realizzazione di strutture adibite al riparo di uomini e barche: si tratta dei Casoni, costruiti su rilievi artificiali (le “motte”), generalmente con fango, paglia e arelle, anche se nelle valli più importanti si riconoscono edifici in muratura a due piani, con solaio in legno e copertura a coppi. Il più noto è il Cason delle Sacche, nome derivato probabilmente dalla sua costruzione su una sacca che arriva sino alle campagne, che ancora agli inizi del secolo scorso serviva da rifugio per i ricchi cacciatori provenienti da Padova.